Vittorio De Scalzi è “il Suonatore Jones”, il personaggio creato da Edgard Lee Masters nella “Antologia di Spoon river” ed immortalato da Fabrizio De Andrè in “Non al denaro, non all’amore né al cielo”. Per Masters è il “Violinista Jones” che Fabrizio trasformò in Suonatore di Flauto, ma il filo che li unisce è il medesimo: una vita trascorsa con la propria musica a rallegrare, consolare, commuovere; sentimenti che Vittorio (che collaborò alla realizzazione del disco) ricrea in questo spettacolo.
Novello “Jones”, accantonata momentaneamente la band Rock, racconta e si racconta, dando vita ad una performance dal carattere acustico, in un viaggio lungo più di trent’anni: dagli esordi con i New Trolls, in piena epoca beat, al periodo di Senza orario, senza bandiera, composto con De Andrè, alla produzione per grandi artisti della scena italiana. E per concludere in una sorta di “anima genovese” che ha sempre legato Vittorio De Scalzi ha sempre posseduto due diverse anime artistiche: Quella ribelle e contestatrice della fine degli anni sessanta che lo ha portato a fondare la band dei New Trolls coi quali ha tentato di rompere quegli schemi che, secondo lui, fino allora avevano imprigionato il panorama della musica di casa nostra. L’altra, quella del cantautore che lui ha sempre coltivato dentro di se aspettando il momento giusto per liberarla. Autore con Fabrizio De
Andrè del primo “concept album“ della storia della music Italiana: “Senza orario e senza bandiera”, elaborando poesie di un loro comune amico Riccardo Mannerini.
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