In arrivo energia elettrica prodotta dall’immondizia
GINO FORTUNATO
NOVI LIGURE. Sarà costruito un digestore da 6 milioni di euro a Novi, per la produzione di energia elettrica dal biogas prodotto dall’organico domestico: nei prossimi giorni la società pubblica per il recupero e il trattamento dei rifiuti (Srt) indirà la gara d’appalto per la costruzione dell’impianto nella piattaforma novese di strada Bosco Marengo. «Sarà un impianto di grandi dimensioni, ma non impattante sotto il profilo ambientale – spiega il direttore di Srt, Andrea Firpo -e grazie a un sistema a ciclo chiuso, non emanerà odori. Permetterà la produzione di energia elettrica attraverso la digestione del rifiuto della frazione organica, proveniente dalla raccolta differenziata. Il biogas prodotto, attraverso un sistema di motori, sarà trasformato in energia elettrica che immetteremo in rete. Lo studio di fattibilità prevede il trattamento di 18 mila tonnellate di rifiuto organico all’anno. Il “digestato”, o per meglio dire la frazione di scarto della lavorazione, sarà utilizzata per produrre compost di qualità da destinare all’agricoltura». A garantire il funzionamento a pieno regime del futuro impianto, saranno i rifiuti organici prodotti dai 210 mila abitanti dei 116 Comuni che fanno capo al consorzio. Praticamente la materia prima non dovrebbe mai mancare e ciò permetterà al digestore novese di produrre oltre 2 milioni e mezzo di metri cubi di biogas ogni anno. L’impianto arriverà a sviluppare una potenza pari a 650 kilowatt, per una produzione di 4 milioni kilowattora. «Il di gestore della piattaforma novese -prosegue Firpo – oltre a produrre un’importante quantità di energia, semplificherà di gran lunga la produzione del compost, riducendone drasticamente gli odori. Per costruire l’impianto i tempi tecnici richiedono almeno un anno di cantieri, ma difficilmente sarà pronto prima dell’inizio del 2011, perché essendo Srt un ente pubblico, siamo soggetti a seguire lunghi iter burocratici». Intanto, sempre in merito alla piattaforma di strada Bosco Marengo, giovedì scorso la conferenza dei servizi ha approvato anche il progetto del parco fotovoltaico. Insieme al digestore, sarà dunque prodotta altra elettricità grazie a distese di pannelli che avranno anche il compito di ricoprire le vecchie vasche di raccolta del rifiuto indifferenziato, ormai assestate, dove comunque non sarebbe possibile effettuare alcuna coltivazione. La sede di Srt diventerà un vero e proprio polo per l’energia.