In città arriva il teleriscaldamento

GINO FORTUNATO, NOVI

La «Green economy» tra gli obiettivi del Gruppo Acos. È pronto lo studio di fattibilità per un grande progetto che partirà da Novi e vedrà la realizzazione di diverse centrali di cogenerazione. Si comincerà con una centrale di piccole medie dimensioni e avrà la funzione di fornire a un quartiere cittadino, acqua calda ed energia elettrica, dalla trasformazione del gas. Sarà a cura di Acosì, l’azienda del Grup-po che si occupa della gestione di calore.L’impianto di cogenerazione che sarà realizzato in un quartiere ancora top secret (per motivi di concor-renzialità) sarà quindi il primo polo di produzione del calore che alimenterà una rete di teleriscaldamento, rendendo il quartiere stesso indipendente dal punto di vista energetico. Perlomeno lo saranno i condomini che aderiranno a questa iniziativa che ha l’ambizione di estendersi in futuro su tutta la città.La strategia è stata resa nota dall’amministratore delegato di Acos, Mauro D’Ascenzi, durante la recente assemblea di bilancio del Gruppo: «Acosì è una delle nostre aziende, strategiche per il futuro, anche se è la più piccola. Gestisce impianti grandi per la pubblica amministrazione ed è la prima per quanto riguarda la gestione del calore nei condomini di Novi. Il progetto pilota prevede la costruzione di una piccola media centrale di cogenerazione che produce energia elettrica e acqua calda. L’energia elettrica sarà immessa in rete, mentre l’acqua calda prodotta sostituirà le caldaie condominiali. Per cui, i condomini non riceveranno più il gas per la caldaia, ma acqua calda direttamente. Questo comporterà l’eliminazione di decine e poi centinaia di caldaie, con la primaria diminuzione di immissione di inquinamento in atmosfera. Ma avremo anche una diminuzione del costo di produzione di acqua calda, a beneficio di Acos e dei suoi clienti. Sarà quindi realizzata una rete dì distribuzione apposita. Ciò permetterà ai condomini di non dover spenderesoldi per rifare la caldaia, poiché saremo noi a fornire l’acqua calda».Per cui, anziché vendere gas, la società Acos venderà i prodotti finali: acqua calda ed energia elettrica. Il contenimento dei costi sulla bolletta è stato stimato intorno al 10 -15%. La prima centralina che realizzerà Acosì, costerà circa un milione e mezzo di euro. La scelta non sarà quindi dì costruire grandi centrali di termovalorizzazione, ma di optare piuttosto per una dimensione intermedia. «Se questa funzionerà -prosegue l’ad Mauro D’Ascenzi – ne faremo delle altre per singoli quartieri novesi. La prima centrale di cogenerazione permetterà una verifica dei risultati. Senza il rischio di spendere decine di milioni. La scelta aziendale cerca di fare il meglio per soddisfare il bisogno della città e per la difesa dell’ambiente. Naturalmente non trascurando la produzione di ricchezza, perché un’azienda deve ovviamente produrre e aumentare il fatturato».

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