Mensa senza bottigliette, Decisione della giunta Robbiano: boccione? Forse
Dopo le proteste si torna a fornire acqua comprata nei super-mercati «II Consiglio comunale non è responsabile dell’impopolare decisione di togliere le bottigliette dell’acqua minerale dalla mensa scolastica. La colpa è della giunta». Lo sostiene il consigliere comunale di minoranza, Gigi Moncalvo, in risposta al comunicato del sindaco e aggiunge: «II sindaco, rispondendo alla mia richiesta di chiarimenti, ha sostenuto che la giunta dopo le proteste dei cittadini ha ritirato il provvedimento. Insomma ha voluto far credere che il consiglio è responsabile di questa discussa decisione. Mentre la giunta, evidentemente “più buona e intelligente” ha revocato tutto. Non è vero! Non esiste alcuna delibera di giunta, né proposta dell’operazione acqua e neppure una revoca. In Consiglio si è parlato di utilizzo nelle mense scolastiche di distributori sul modello Acos che erogano acqua del nostro acquedotto “raffrescata”. Questo significa che il Consiglio intendeva introdurre il boccione e non l’acqua di rubinetto in caraffa. C’è una bella differenza. Dato che il sindaco ha parlato di “evidente carenza di comunicazione” (non ricorda di aver dato tale delega all’assessore Cascarino?) ci si domanda: chi ha il potere di esaminare preventivamente, supervisionare e approvare i comunicati stampa? Il capo ufficio stampa, il sindaco o Cascarino?». «Evidentemente anche questa volta si vuole trovare una polemica dove proprio non sarebbe il caso risponde il sindaco Lorenzo Robbiano e non mi sembra utile seguire questo canovaccio che già è stato sfruttato, direi senza risultati, in campagna elettorale. La questione acqua alla mensa non arreca alcun pericolo o rischio per i bambini. È stata fatta una proposta (quella del boccione riempito direttamente nella sede di Acos Gestione acqua, ndr) e abbiamo semplicemente risposto che ci penseremo. Per il momento eroghiamo ancora l’acqua delle bottigliette, in attesa di aver valutato le possibilità di inserire il distributore. Quindi occorrerà anche valutare i costi dell’operazione e tutto ciò che implica la proposta che aveva formulato il consigliere Piazzale. Non scendo nel campo delle polemiche spicciole di organizzazione interna, perché come amministratori abbiamo il dovere di far funzionare la macchina comunale». Continua il sindaco: «Il resto è aria fritta. Chi vuole polemizzare, pensi invece alle tonnellate di plastica delle 200 mila bottigliette annue che ogni anno occorre smaltire, le conseguenze per l’ambiente e il dispendio di energia elettrica».