GIAMPIERO CARBONE, NOVI LIGURE.
Non raggiunge ancora il 50% la raccolta differenziata in città, almeno stando ai dati del secondo trimestre del 2010, che rispecchiano in sostanza i livelli dell’anno precedente. Le cifre indicate dal Consorzio Servizio Rifiuti (Csr) per Novi parlano di una media del 47,5% ad aprile, maggio e giugno, mentre nel 2009, stesso periodo, si arrivava al 48,63%. Una leggera diminuzione, quindi, alla quale si affianca un piccolo aumento dei rifiuti indifferenziati conferiti in discarica (+1,51%), mettendo Novi fra i soli quattro comuni dell’area Acos ambiente in «positivo» in questa voce: gli altri sono Fresonara (+8,63%), Pasturana (+0,22%) e Pozzolo Formigaro, con un +6,05%. «Indubbiamente, bisogna migliorare – spiega il presidente del Csr, Guido Trespioli e Novi deve cercare di accrescere la percentuale di differenziata. A settembre, al massimo a ottobre, partirà la nuova campagna di sensibilizzazione per contribuire a incrementare ancora la differenziazione dei rifiuti, con i vantaggi che essa comporta». Per Trespioli non è preoccupante il dato riferito all’aumento dei rifiuti conferiti in discarica per Novi e gli altri comuni: «Sono dati parziali, resta capire se si tratta di un trend costante o solo occasionale. Le percentuali di questi mesi potrebbero anche essere legate a una ripresa economica in atto». Sempre rispetto a Novi, il presidente del Csr ricorda che è già pronto il progetto del centro di raccolta in programma nella zona artigianale Cipian, al servizio di tutti i comuni servizi dalla società tranne PozzoIo, dove è già operativa una struttura a esclusivo servizio dei cittadini di quella località. Fra gli altri comuni dell’area Acos, nei dati riferiti al giugno scorso spiccano le percentuali di Francavilla Bisio, in Val Lemme, con oltre il 73% (come nel 2009), e Pasturana, con quasi il 69% (idem). Ancora indietro Arquata Scrivia con una media trimestrale del 36% circa ma con un quasi un -11% di rifiuti indifferenziati conferiti in discarica, percentuale raddoppiata invece per Castèllazzo Bormida (-20,61%) con una differenziata pari al 55% circa. Sfiorano il 60% paesi come Fresonara, Predosa e Basaluzzo, intorno al 50% Tassarolo e Capriata d’Orba, sotto il 40% invece Serravalle Scrivia. Trespioli sottolinea infine l’assenza del progetto per il centro di raccolta rifiuti previsto ad Arquata e, soprattutto, il futuro incerto della gestione dei rifiuti: «Come nei mesi scorsi, non sappiamo ancora chi prenderà il posto del consorzio, abolito per legge».