Ora Novi pensa ai monumenti "Un piano per farli restaurare"

GINO FORTUNATO NOVI LIGURE. «Interverremo per salvaguardare i monumenti e i beni artistici della città». Il sindaco di Novi, Lorenzo Robbiano, pensa ad un programma di interventi più urgenti da attuare su monumenti, fontane e altri beni. Un piano che è già cominciato con la pianificazione del restauro del putto della fontana di piazza San Pietro e si allargherà ad altri monumenti che necessitano di restauri o ripuliture come quelli a Garibaldi e ai Caduti e la fontana ai giardini pubblici. «Siamo in attesa del placet della Soprintendenza – prosegue Robbiano – per poter inviare il putto e i frammenti alla ditta Nicola restauri di Aramelo. Avendoci la stessa Soprintendenza fornito gli estremi della ditta e le linee guida per il suo recupero, in questi giorni tutto dovrebbe essere spedito. Circa gli altri monumenti, con l’ufficio tecnico stiamo effettuando un’analisi completa delle opere per valutare il tipo d’intervento. Qualcosa tuttavia è già stato fatto e concordato. Ad esempio della fontana dei giardini, davanti alla sede del Csp, dovrebbe occuparsi l’Acos. Soltanto per il restauro del putto occorreranno più di 20 mila euro che ovviamente il Comune anticiperà, in attesa di costituirsi parte civile contro il teppista che dovrà rifondere totalmente quanto sarà speso. Per i restanti interventi che ancora dovranno essere stabiliti, occorrerà quanto-meno una spesa analoga». Continua Robbiano: «Siamo grati all’associazione Orizzonti Novi del professor Osvaldo Repetti, per il contributo che ha deciso di offrire per il restauro dei monumenti e del putto grazie ai proventi della pubblicazione dell’agenda e del calendario novese. Ma sicuramente sarà necessario reperire più fondi per affrontare questi interventi». «Desideriamo attirare l’attenzione dei cittadini novesi e delle autorità sulle pregevoli opere d’arte presenti a Novi -spiega Osvaldo Repetti – che non sempre sono opportunamente conosciute e conservate. Vorremmo pertanto che si aprisse una sorta di gara di solidarietà, attraverso la sottoscrizione, per contribuire tutti al recupero e alla pulizia dei monumenti cittadini. Ciò a significare che i beni culturali appartengono a tutti e che tutti sono chiamati a partecipare alla loro salvaguardia. Certamente al di là dell’impegno finanziario più importante che è a carico del Comune».

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