Per Rossi sfuma la presidenza Acos
Novi Ligure.
«Spiacente, ma il decreto Calderoli non consente di nominare in enti e società partecipate dal Comune, persone che negli ultimi tre anni abbiano avuto incarichi di amministratori pubblici». Questo il senso della comunicazione data venerdì scorso dal sindaco di Novi, Lorenzo Robbiano, a Roberto Rossi, il più votato alle ultime elezioni amministrative con 230 preferenze e da un anno e mezzo indicato come papabile presidente dell’Acos Spa. Non ha mai ricevuto la nomina perché il consiglio di amministrazione della società attualmente presieduta da Camillo Acri scadeva il 4 dicembre 2010. Adesso ci si mette il decreto Calderoli a confermare che a Novi il consenso degù” elettori non fa grado. E sì perché nella stessa situazione di Roberto Rossi ci sono altri autorevoli consiglieri comunali come Biagio Zigrino (169 preferenze nella lista del Pd) che era stato indicato come componente del nuovo consiglio di amministrazione del Cit. Bruno Motta, altro esponente della lista del Pd che alle ultime elezioni comunali ottenne 192 preferenze, al momento sembra accontentarsi del ruolo di capogruppo in consiglio comunale. Oltre a quelli che dovevano essere nominati e che in un anno e mezzo non lo sono stati, rischiano anche i presidenti ed i componenti dei consigli di amministrazione dei consorzi perché il decreto punta a sopprimere questi enti per contenere le spese. Se, come sembra, nelle società partecipate dai comuni non possono entrare persone che hanno avuto incarichi amministrativi negli ultimi 3 anni, la scelta a Novi si fa difficile e soprattutto non rispetterebbe il giudizio degli elettori. Siccome gli attuali consigli di amministrazione di Acos e Cit non potranno durare in etern, c’è curiosità tra i novesi di sapere chi metterà il sindaco di Novi Ligure ad amministrarli. Sul clamoroso caso che lo vede coinvolto in prima persona, Roberto Rossi non ha “voluto rilasciare dichiarazioni dirette e per confermando di avere avuto un colloquio con il sindaco ha aggiunto poco: «Io devo rispetto alle 230 persone che mi hanno votato, le ringrazio della stima ed a loro ricordo che la mia disponibilità ad assumere incarichi impegnativi c’è sempre statali resto sono scelte che non spettano a me». Attualmente la giunta comunale di Novi è composta, oltre che dal sindaco, da: Enzo Garassino (55 preferenze nella lista del Pd, vice sindaco), Paola Cavanna (Pd, 103 preferenze), Simone Tedeschi (Pd, 139 preferenze), Germano Marubbi (Pd, 134 preferenze), Cannine Cascarino (100 preferenze nella lista “20 per Novi”), Felicia Broda (27 preferenze nella Usta Unione per Novi – Prc, Pdci, Sd) e Paolo Parodi (dodici preferenze nella lista dell’Italia dei valori). H consiglio di amministrazione di Acos Spa è composto da: Camillo Acri (presidente, non in lista alle ultime amministrative), Claudio Patelli (52 preferenze nella Usta del partito socialista, nominato a luglio 2009 in sostituzione.di Claudio Parodi chiamato in giunta), Mauro D’Ascenzi (amministratore delegato, non in Usta nelle ultime amministrative), Renato Staiti (consigliere nominato dal Comune di Novi, non in Usta nelle ultime amministrative), Antonio Andreotti ed Enzo Mangini (nominati dal socio privato) e Giorgio Bottaro (nominato da altri comuni soci). Altra azienda partecipata dal Comune di Novi il cui consiglio di amministrazione non è stato rinnovato dopo le elezioni comunali del 2009 perché scadeva il 4 dicembre 2010 è il Cit (Consorzio intercomunale trasporti) il cui consiglio di amministrazione è attualmente presieduto da Federico Fontana (già assessore del Comune di Novi per 2 legislature, non in Usta alle ultime amministrative), e composto dai consiglieri Francesco Giannattasio (attuale coordinatore provinciale di Alleanza per l’Italia, non il Usta alle ultime amministrative a Novi) e Claudia Milanese (indicata dal Comune di Gavi). LA