San Bovo chiede di migliorare viabilità e raccolta rifiuti

L’incontro si è tenuto in una abitazione privata: presenti dieci dei sessanta residenti. Botta e risposta tra giunta e cittadini NOVI LIGURE. Viabilità, immon­dizia e illuminazione sono stati i tre temi che hanno tenuto banco nel primo incontro della giunta aperta. L’appuntamento era ieri pomeriggio, alle 17,30, al casello di San Bovo. È stato un residente a “fare gli onori di casa” portando i componenti della giunta e man mano che arrivavano al­cuni abitanti in una casa privata dove si è tenuta la “seduta aperta”. Dei circa sessanta residenti, alla riu­nione era presente solo una mino­ranza, circa una decina di persone, la giunta era quasi al completo, mancava solo l’assessore all’urbanistica Paola Cavanna . Dopo una breve introdu­zione del sindaco Lorenzo Robbiano che ha spiegato agli intervenuti le finalità delle “giunte aperte” che hanno l’obiettivo di ascoltare la città per ca­pire meglio i problemi di ogni singolo quartiere così da poter stilare il pros­simo bilancio di previsione in maniera più accorta e rispondente alle esigenze dei novesi. Appena terminato l’intervento, la giunta è stata presa d’assalto: tutti i partecipanti hanno chiesto immedia­tamente soluzioni per migliorare la viabilità a San Bovo, frazione attraver­sata da un’unica arteria, alquanto stretta, molto trafficata e poco illumi­nata. «È pericoloso andare a Novi a piedi o in bici, qui le auto passano sem­pre a gran velocità. Bisogna mettere dei dossi» Alla richiesta ha risposto l’assessore competente e vicesindaco Enzo Garassino: «I dossi non si pos­sono installare nelle vie come questa di entrata in città. Possiamo però inserire (ne parlerà con il comandante della Polizia Municipale) la zona con limite di 30 Km all’ora». Alle 18,45 è arrivata una signora anziana che senza neppure sedersi per capire di cosa si stesse discutendo, si è rivolta al sindaco in modo perentorio: «Bisogna mettere dei cassonetti dell’immondizia anche alla fine della strada! Le persone non più giovani, specialmente d’inverno, hanno diffi­coltà a portare i sacchetti fino al ca­sello. Io mi muovo di più, gli altri miei vicini hanno dei problemi». E con questa affermazione si è inne­scato il “tormentone” della raccolta ri­fiuti e alla pulizia strade. «Vengono da Pozzolo a gettare la rumenta nei nostri cassonetti. Non potremmo avere anche noi i contenitori casa per casa? Uguali a quelli del verde? Che vengono a ritirarli a domicilio?» Su questo ver­sante la giunta non ha preso impegni specifici mentre si è detta pronta a verificare con il Cit (Consorzio interco­munale trasporti) affinché venga siste­mata una pensilina per la fermata del bus spostata rispetto alla attuale collo­cazione dei cassonetti dei rifiuti.

MARZIA PERSI

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