Scoperta tonnellata di rifiuti pericolosa

GINO FORTUNATO, NOVI LIGURE. Alla raccolta differenziata e alle campagne promozio­nali per la tutela ambienta­le, purtroppo si contrappo­ne l’inciviltà dell’abbando­no dei rifiuti, quasi sem­pre provenienti da attività edilizie. In città sorgono in continuazione discariche abusive, in particolare nel­la zona artigianale Gipian, nell’area industriale (via Trattato di Roma), in stra­da Bosco Marengo, nella strada dell’Imperatore (la più presa di mira) e in generale in tutte le strade na­scoste e poco illuminate alla periferia della città. «Soltanto oggi (ieri ndr) abbiamo ricevuto la chiama­ta da tre Comuni per rimuo­vere i rifiuti abbandonati – di­ce Gianluigi Ferino della so­cietà Airone che ha in appal­to i lavori di bonifica ambien­tale per molti Comuni del Novese -. Tutti provenienti da attività edilizie: oltre a matto­ni e calcinacci, abbiamo tro­vato anche alcune percentua­li di amianto. Evidentemente la cultura del rispetto per l’ambiente fa molta fatica ad essere assimilata. Fra l’altro se chi disperde i rifiuti li por­tasse in discarica, non paghe­rebbe neppure. Le denunce dei Nas di pochissimi giorni fa dimostrano che anche gli italiani sono inquinatori. Ci sono rifiuti come quelli spe­ciali che devono essere smaltiti in base al codice dettato dalla legge Ronchi e devono essere smaltiti pagando un piccolo onere. Tuttavia il pic­colo impresario edile trova assai più conveniente abban­donare i rifiuti e Novi sta pa­gando un pesante dazio per­ché lo smaltimento è a carico della comunità». C’è anche la proposta di attuare la video sorveglian­za in alcune zone critiche, per identificare i mezzi e le persone. Ieri mattina i tecni­ci di Airone hanno indivi­duato più di una tonnellata di rifiuti pericolosi che nei prossimi giorni sarà smalti­ta. Erano presenti anche al­cune latte contenenti mate­riali sconosciuti, probabil­mente solventi per vernici di carrozzeria, che dovran­no essere analizzati prima del conferimento in un im­pianto per lo smaltimento.

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