Una montagna di debiti scuote il bilancio di Novi
GINO FORTUNATO, NOVI LIGURE. «Se i Comuni non pagano, il Consorzio non avrà neanche i soldi per il gasolio dei mezzi»: la frase di Oreste Soro, pronunciata poco prima di cedere la presidenza del Consorzio di smaltimento dei rifiuti, trova riscontro nella difficoltà estrema in cui si trovano gli enti locali. Il Comune di Novi ha un debito di circa un milione di euro col Csr, circa 400 mila col Cit e almeno 5 milioni con i fornitori, e non è il solo: «Le difficoltà a farsi pagare dai Comuni – dice il neo presidente del Csr Guido Trespioli – le riscontriamo in tutte e quattro le aziende che si occupano di smaltimento dei rifiuti urbani, Acos ambiente, Econet, Cinque valli e Asmt che avanzano situazioni creditorie da numerosi Comuni che a loro volta lamentano diverse situazioni, quasi sempre legate ai mancati trasferimenti da parte dello Stato e della Regione. I Comuni non fanno più cassa. Basta pensare all’abolizione dell’Ici prima casa che rappresentava una grossa risorsa per le comunità. Per cui ha pienamente ragione il mio predecessore, quando sostiene che i Consorzi si trovano senza un soldo. Nei prossimi giorni convocheremo tutti i sindaci per fare il punto sulla situazione e attuare uno screening delle singole situazioni. Le società di raccolta lamentano un credito generale, mai raggiunto, di oltre 3 milioni di euro». Tornando alla posizione novese, l’assessore al Bilancio Germano Marubbi afferma: «Il 2009 è stato un anno molto difficile per la finanza locale. Alla ormai consolidata riduzione dei trasferimenti, completata con l’abolizione dell’Ici, ma soprattutto ai tempi biblici coi quali i soldi affluiscono nelle casse dei Comuni, si sono sommati gli effetti della crisi economica, che si riflette sia nell’aumento dei mancati o ritardati pagamenti da parte dei privati, sia nelle necessità di pagare i nostri creditori privati in tempi ragionevoli, per sostenere l’economia locale in un periodo di forte stretta creditizia. Spesso i Comuni si trovano stretti tra questi problemi che insieme incrementano la pressione sulle loro disponibilità di cassa. La sfida e l’impegno che il Comune di Novi chiede al settore pubblico locale (Comuni e aziende pubbliche controllate dai Comuni) è di lavorare insieme, facendo uno sforzo per non sottrarre risorse finanziarie ai settori produttivi. Questo ha avuto anche riflessi sui tempi di pagamento a favore delle aziende pubbliche del territorio. Resta il fatto che senza un ripensamento sulla finanza locale, che ci dia la possibilità di contare su risorse certe, questa situazione non potrà essere retta a lungo».