Differenziata, serve un deciso scatto di reni

Marzia Persi.
Nelle settimane scorse ci siamo occupati della nascita di Gestione Ambiente, la nuova società che ha accorpato Acos Ambiente di Novi e Asmt di Tortona, la quale si occupa della gestione della raccolta differenziata. Per dare una “spinta” alla raccolta differenziata in città, nei mesi scorsi, il Csr (Consorzio servizio rifiuti) ha anche presentato, insieme a Srt, società che gestisce la discarica e le piattaforme di strada Bosco Marengo, una nuova campagna di sensibilizzazione. Alla presentazione Alessandro Scaccheri, presidente di Srt, aveva annunciato: «Si è passati dal 30 per cento di raccolta differenziata nel 2006 al 44 ‘del 2010 con 22 mila tonnellate in meno di rifiuti conferiti in discarica all’anno. Affinché i nostri comuni si adeguino agli obiettivi strategici indicati dalla normativa nazionale in merito alla necessità di ridurre la quantità di rifiuti conferiti in discarica, aumentando la differenziata e incentivando il recupero attraverso riutilizzo e riciclaggio, bisogna rinnovare il nostro impegno. Per raggiungere entro il 2012 il 65 per cento di differenziata» Insomma l’anno prossimo si dovrà toccare quota 65 per cento. Vediamo a che punto siamo in città e nei paesi limitrofi. A Novi la percentuale di differenziata ad agosto 2011 era di 47,8 per cento con un 6 per cento di conferimenti in discarica. Tra i Comuni più bravi troviamo Pozzolo con 54,7 per cento e Basaluzzo con 62 per cento, segue Capriata d’Orba con 47,9 per cento. Va meno bene per Arquata che, sempre ad agosto, non supera il 34,8 per cento (a maggio si è toccato il 36,7 per cento). Serravalle è invece a quota 46,5 %. La media di chilogrammo/abitante/giorno di conferimento è di 0,92 per Arquata, 0,70 per Basaluzzo, 0,75 per Ca-priata, 0,65 per Novi, 0,61-per Pozzolo e 1,07 per Serravalle. Cassano Spinola, deve lavorare ancora molto, dal momento che ad agosto era solo al 24,3 per cento. In vai Lemme il servizio è gestito da Econet e Gavi, nonostante l’amministrazione comunale nei mesi scorsi abbia lavorato per accorciare le distanze, è ancora al 30 per cento. A ovada, servita sempre da Econet, la situazione non è molto migliore rispetto a Gavi dal momento che rimane a 34,5 per cento. Passando alla vai Berbera e Spinti la situazione non migliora di molto e il raggiungimento entro l’anno prossimo del 65 per cento sembra davvero lontano. A Borghetto, infatti, la percentuale è 37,3 per cento, Stazzono addirittura 29,2 per cento. Anche Vignole, il centro più grande della valle, arriva al 34,9 per cento. Certamente la campagna promossa da Srt e Csr dovrà essere il più capillare possibile per poter raggiungere l’obiettivo dettato dalla Legge Ronchi. Intanto continuano ad agitarsi le acque all’interno del Consorzio dal momento che Guido Trespoli, presidente del Csr non ha abbandonato la sua posizione, intende dimettersi dall’incarico. Lo ribadisce in una lettera inviata nei giorni scorsi all’assemblea consortile dell’ente. «Come già comunicato a suo tempo e come ribadito nell’ultima assemblea – scrive – confermo che a far data dal 31 dicembre 2011, lascerò l’incarico di presidente del Consiglio di amministrazione di questo consorzio». E aggiunge: «Alle motivazioni a suo tempo illustrate in assem-blea, come è noto, si sono aggiunte altre motivazioni di natura politico-amministrative, e altre di natura personale». La decisione, per altro già espressa nei .mesi scorsi, è nata dopo attenta e maturata riflessione. Trespioli è subentrato alla dirigenza dell’ente nel dicembre 2009 al posto di Oreste Soro, presidente “storico” del Csr. L’ex capo-. gruppo del Partito Democratico in consiglio comunale era poi “tornato sui suoi passi” solo in via temporanea per non arrecare danno ai dipendenti del Csr che, in caso di smantellamento del consiglio di amministrazione si sarebbero trovati senza occupazione. I tempi, però, sono maturi e Trespioli non intende recedere dalle sue posizioni e chiede al cda di avviare le dovute consultazioni per la scelta del suo successo e dei sostituti di eventuali altri consiglieri dimissionari. «La decisione di dimettermi – spiega Trespioli – è in primo luogo conseguente al comportamento che gli enti di governo, locali e nazionali, hanno tenuto e tengono nei confronti di enti, quali i consorzi, che, soprattutto dalle nostre parti, hanno saputo svolgere in maniera egregia i compiti loro affidati». Inoltre:,«Una gestione della politica demenziale ci ha lasciato nella più ampia incertezza, per cui noi oggi non sappiamo se questo consorzio sia ancora in vita o no». È amareggiato. Guido Trespoli, politico di razza, militante di lungo corso della Democrazia Cristiana, poi Margherita oggi Pd che ha sempre lavorato con serietà e rigore. «Nessuno ha preso una posizione chiara ma – continua Trespioli -Tutto continua a venir rinviato. E noi amministratori siamo qui, con le nostre responsabilità senza alcuna disposizione, a vivere alla giornata».

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest