Enrico Maria
Z3 a Novi è storia infinita. Discussioni; liti, inchieste, aule di tribunale, sentenze e assoluzioni. Faglie e salti di isotopia. Dissertazioni su cubature. Incroci storici tra pubblico e privato. Dibattito politico debole. Italico malcostume. Centrosinistra dormiente. E opposizione quantomeno fragile. E per l’occhio un’area incompiuta, parziale, precaria. Progetto a mezz’aria, scomposto, privo di equilibrio. Bozza di forma. Confusione. Suono onomatopeico dell’animo di una città. Del suo essere e del suo non essere. Desiderio, voglia, volontà soffocata, tarpata. Invisibile ombra d’ali. Terra lì ferma, immobile, bloccata da un quarto di secolo. Senza rotta, destinazione, fine o scopo. Navigazione faticosa, a vista. Un palazzone come polena. Terra. Terra a nessuno promessa. Ad ogni Giunta tocca affrontarla. Questo è il turno del Sindaco Rocchino Muliere. Ho un appuntamento con lui e 1′ Assessore all’Urbanistica Maria Rosa Serra. Sulla Z3 quasi una memoria storica.
Sindaco Muliere nel suo documento programmatico parlava di ‘qualità urbana come fattore di va-lutazione nelle scelte’ ed inoltre affermava ‘come fosse giunto il momento di trovare forme e modi >^w per far sì che alcune storture strutturali del processo autorizzativo venissero riformate’. Sbaglio se dico che era un esplicito riferimento, anche, e soprattutto, all’area Z3?
«Non solo. Quei presupposti oggi per noi restano fermi e più che mai validi. Il lavoro svolto in questi mesi, di concerto con l’Assessore Serra, sulla 106 ci permette ora di affrontare con regole e criteri ferrei domande che giacevano da anni. Adesso possiamo davvero guardare allo sviluppo della città, sciogliendone i nodi. Sbloccare la situazione politica della Z3 porterà alla soluzione di un problema aperto da oltre venti anni. Quell’area è infatti fondamentale per legare le diverse parti di Novi, per renderla omogenea. E la soluzione che stiamo definendo, e di cui siamo già a buon punto, perchè davvero stiamo parlando di tempi stretti per la presentazione del piano di riqualificazione, dei criteri e dei bandi, sarà definitiva e dettata da una visione di Novi che abbia come perno la sua vivibilità».
Sempre citando le sue linee programmatiche: ‘ Le logiche ed i modelli insediativi che governano i fenomeni edificativi locali devono tornare ad avere una loro dignità discriminatoria anche qualora vadano in contrasto con logiche di carattere meramente speculativo’. Affermazione forte. Lei ritiene che la sua Amministrazione abbia la forza politica, dopo anni di immobilismo del centrosinistra sul tema, per fare questo nella zona che tutti conoscono come Z3
«Penso proprio di sì, anche se non definirei di immobilismo l’atteggiamento tenuto nel passato, piuttosto direi che in quei momenti le priorità erano altre. In questo momento, un momento di forte crisi, ripensare la Z3 è indispensabile. La nostra priorità è il ridefinire l’area per il bene di un coerente sviluppo cittadino. Questo è un processo di riqualificazione e deve essere affrontato come tale gestendo al meglio le cubature di nostra proprietà». La domanda è ‘ sentita’ anche dall’assessore Serra che, decisa, prende la parola: «La volontà della nostra Amministrazione è quella di dare vita ad una operazione a totale regia pubblica! E qui il titolare dell’urbanistica entra nel merito dei singoli interventi: ‘ Per la Cavallerizza vi sarà un bando con obbligo di riqualificazione che porti la struttura ad un suo rinnovo rispettandone il carattere storico, architettonico ed identitario. L’ex mercato sarà, invece, abbattuto. Al suo posto troverà spazio Acos con il mantenimento comunque di uno spazio pubblico…».
Intanto, interrompo Serra, prima di restituirle la parola, sono cominciati una serie di interventi. Il primo nell’ex piazza delle corriere da parte di privati, della Simaf per intenderci.
«Nel caso specifico è cominciato un percorso di riqualificazione attraverso aree verdi ed arredo urbano. L’azione interesserà tutta la piazza e via Isola sino da arrivare alla zona di nostra proprietà e cioè al sottopasso di via Crispi. Abbiamo in mente la creazione di un grande polo di parcheggi per i pendolari. A questo proposito stiamo pensando alla ricollocazione del CRAL. Inoltre alcuni edifici fatiscenti dovranno essere demoliti. Per queste operazioni speriamo già nella prossima variazione di bilancio. Per i magazzini dell’Ufficio Tecnico, invece, immaginiamo una sistemazione più idonea. Poi procederemo all’asfaltatura ed ai lavori infrastrutturali. Comunque vi è da dire come già oggi il posteggio, nonostante sia inghiaiato, venga usato soprattutto come valvola di sfogo durante gli eventi in piazza del Maneggio e nelle via limitrofe».
Il cantiere nella piazza dell’ex Corriere ha però creato malumori e disagi…
E Muliere riprende la palla: «Con ‘eliminazione degli stalli di sosta non sono mancate le lamentele. Stiamo valutando con il recupero di alcuni posti blu per ovviare alla preoccupazione dei cittadini e vi sono inoltre, per la zona, allo studio alcune modifiche viarie».
La costruzione di nuovi parcheggi gratuiti non rischia di penalizzare ulteriormente movicentro già oggi sottoutilizzato?
La risposta è sempre di Muliere: «A Novi il rapporto tra posteggi liberi e a pagamento e nettamente a favore dei primi. Per l’edificazione di quello nuovo avvieremo in ogni caso una indagine di mercato per capire se è
possibile una soluzione a due piani con posteggi liberi in superficie e a pagamento nel sotterraneo. Per quanto riguarda movicentro deve essere segnalato molto meglio per chi viene da fuori città. Molti infatti ne ignorano l’esistenza, mancando le indicazioni. Ed è una problematica che ho già più volte sollevato». *\
Assessore Serra la Z3 è area complessa e davvero articolata. Cosa avente in mente per la zona dell’ex macello.
«Lo stabile è soggetto alla Soprintendenza ed è necessaria una ristrutturazione che ne rispetti la memoria storica. Potrebbe essere la postazione per chi gestisce il parcheggio e dell’ente per il teleriscaldemneto. Il progetto di Acosì prevede difatti la presenza di una apposita stazione».
Ma per mettere la parola fine alle annose discussioni sulla Z3 basterà risolvere il nodo delle cubature pubbliche o vi è il concreto rischio che questa sia solo una soluzione parziale?
Muliere: «Stiamo studiando un piano che porteremo all’attenzione del Consiglio comunale. Noi non leghiamo in alcun modo la riqualificazione alla vendita della Cavallerizza. La nostra è una iniziativa pubblico- privata, ma sempre a regia pubblica e su questo non si transige. E’ questa la vera bontà e la vera forza dell’operazione». Al Sindaco fa eco Serra: «L’Amministrazione ha scelto di recuperare l’esistente senza ampliare le cubature. Non saranno costruite nuove palazzine nella piazza delle ex Corriere o in via Isola. Abbiamo scelto una pianificazione idonea alle esigenze dei cittadini adottando migliorie sulle piazze, avanzando cubature sia con destinazione nel residenziale che nel terziario. Questa operazione urbanistica ci consente di ottimizzare gli spazi ed i servizi pubblici in una ottica di recupero. Le cubature residue saranno inserite in una banca delle cubature. La progettazione della Z3 è indispensabile per la città ed è propedeutica alla Variante Urbana». La situazione per quanto concerne questa porzione di città è più che mai fluida, liquida in itinere. A testimoniarlo un incontro avvenuto poche ore prima dell’intervista. Una tavola rotonda cui hanno partecipato; oltre l’Amministrazione comunale, la Provincia, il Circolo Uva ed il Liceo Arnaldi. Sul tavolo qualcosa che, come spiega Serra, potrebbe diventare ben presto più che una semplice idea
«Da parte dell’ Arnaldi vi è la disponibilità ad individuare due percorsi pedonali tra piazza del Maneggio ed il Museo dei Campionissimi in un ottica di permeabilità e fruibilità del territorio. Inoltre la cabina Enel fuori dal liceo sarà dismessa portando migliorie dal punto di vista estetico. Infine vi è anche al vaglio la possibilità che il liceo, nel periodo estivo, renda fruibili, una parte dei suoi stalli di sosta». Mi congedo al termine della lunga chiaccherata. Tra qualche ora vi è riunione del Consiglio comunale. Sul piatto interrogazioni ed interpellanze, ma questa è altra storia. L’ estensione del nuovo Piano regolatore è uno degli obbiettivi del mandato di Muliere. La Z3 ne è uno dei nodi gordiani. La parola passa ai fatti. Però, sottovoce, tra i corridoi di Palazzo Pallavicini, si sta facendo largo, flebile, forse per scaramanzia, una voce. Che questo per l’urbanistica cittadina sia davvero il momento della svolta. Non resta che attendere. Non è più tempo per Novi né di Giovanni Drogo né di essere alla giuda de la Fortezza Bastiani. Un quarto di secolo è già bastato e avanzato. Per una ferita infetta e incancrenita. Pare proprio l’ultima occasione. La chiamata senza appello.