Capire l’A.I. per conoscere il nostro futuro

L’intelligenza artificiale (A.I.) sta rapidamente trasformando il mondo, promettendo innovazioni straordinarie ma sollevando anche interrogativi cruciali sul futuro dell’umanità. Dagli assistenti virtuali alla guida autonoma, dall’analisi dei big data alla diagnostica medica, l’A.I. ha già rivoluzionato settori chiave, migliorando efficienza e produttività. La corsa allo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate è accompagnata però da una serie di domande che meritano risposte.

Proprio per questo il Festival delle Conoscenze 2024, l’appuntamento annuale di Fondazione ACOS per la Cultura con le nuove frontiere del sapere, ha affrontato il tema dell’intelligenza artificiale, una grande opportunità di crescita e cambiamento che genera, al contempo, una serie di perplessità.

Con oltre 4.000 partecipanti, in 35 eventi, il festival si è confermato come un appuntamento di riferimento per il territorio.

In particolare, tra Novi Ligure, Ovada e Tortona si sono tenuti 20 convegni con relatori di calibro internazionale e innovativi spettacoli teatrali aperti a tutti (con una particolare partecipazione di ragazze e ragazzi dei licei e degli istituti tecnici-professionali) e 15 laboratori didattici dedicati agli studenti delle scuole elementari e medie.

Lo sviluppo e l’integrazione di soluzioni di intelligenza artificiale sta cambiando profondamente la nostra società. Come raccontato dai tanti ospiti del Festival, da un lato l’A.I. può essere volano di sostenibilità, anche in settori che spesso non associamo al progresso tecnologico come l’agricoltura, o addirittura incentivare la creatività proponendo nuove vie per il mondo dell’arte. Allo stesso tempo, però, il suo impiego solleva quesiti etici che spaziano dalla gestione delle responsabilità al rischio di incentivare, invece che abbattere, le discriminazioni.

Proprio su quest’ultimo aspetto va evidenziato come alla crescita dell’A.I. corrisponda un aumento della ricchezza globale (fino al 50%). Una crescita però che non sarà divisa in modo equo ma che sarà maggiore nei Paesi più informatizzati.

A conclusione del Festival è quindi emerso come l’intelligenza artificiale possa contribuire allo sviluppo economico e sociale e come la sua integrazione nelle nostre vite sia inevitabile.

È necessario avere consapevolezza del cambiamento, investire in formazione e allineare anche il mondo della scuola. Per avere un riferimento concreto, gli studenti di oggi andranno a lavorare in un mondo in cui l’uso di strumenti con A.I. sarà la norma, è quindi utile che queste tecnologie siano studiate e integrate nella scuola per non allontanarla dalla realtà.

Lo sviluppo dell’A.I. non deve essere percepito come una minaccia ma come un cambiamento che apre le porte a nuove possibilità. L’importante è sviluppare soluzioni in sinergia con le competenze umane, perché l’intelligenza artificiale non sostituirà i professionisti ma li supporterà. Va ricordato, inoltre, come sia fondamentale che l’A.I. venga regolamentata e il suo impiego segua dei principi etici.