Differenziata, che passione ma i cassonetti non bastano

ARQUATA SCRIVIA. Ai cittadini arquatesi piace la differenziata. Anche troppo. I nuovi cassonetti per la raccolta, infatti, risultano spesso pieni zeppi. Anzi, traboccanti. Così il sindaco, Paolo Spineto, ha scritto una lettera ad Acos Ambiente e al Csr, l’ex consorzio rifiuti. «Ho fatto presente che i cassonetti sono insufficienti, soprattutto in alcuni punti della città», dice Spineto. Anche la collocazione dei nuovi bidoni non sarebbe sempre stata concordata con il Comune: «In alcuni casi sembrano messi a casaccio, solo dove c’era posto» sostiene il sindaco. Il successo dei nuovi raccoglitori per plastica, carta e vetro, da un lato, «è un dato che fa piacere», sottolinea Spineto. Ma se il numero dei cassonetti, o il passaggio dei camion per lo svuotamento non saranno potenziati, il nuovo sistema di raccolta rischia di avere un effetto boomerang. «E resta da affrontare anche il problema dei cartoni conferiti dai commercianti -spiega Spineto -. Mi risulta che in altre realtà, come Novi, ci sia una raccolta negozio per negozio. Ad Arquata, invece, per ora i negozianti li conferiscono nei cassonetti ma, vista la quantità e l’ingombro, i recipienti fanno presto a riempirsi». Si tratterà, allora, di agire su due fronti: «Da un lato spiegare ai commercianti come smaltire correttamente gli imballaggi, dall’altra promuovere un chiarimento con Acos Ambiente». Il presidente della società di raccolta, Gianni Coscia, ha già dato piena disponibilità ad incontrare le diverse categorie e i cittadini per illustrare il nuovo sistema «ma – dice Coscia – è il Comune che ci deve indicare quando e dove, mettendoci a disposizione uno spazio, come ha fatto Novi, dove sono partiti gli incontri informativi». IRENE NAVARO