In sede di bilancio di previsione il 2006 per la raccolta rifiuti è stato annunciato come l’anno della svolta. L’impegno preso è quello di migliorare la pulizia cittadina e ridurre drasticamente i rifiuti indifferenziati in discarica. Ai maggiori costi della raccolta si farà fronte con un aumento della tassa e ciò avviene per il secondo anno consecutivo come illustrato dalla tabella pubblicata la scorsa settimana su questo settimanale. Il tema è sentito e lasciato a macerare ha sviluppato, a nostro parere ulteriori propaggini; infatti, nell’immaginario, spesso, lo smaltimento dei rifiuti, la pulizia delle strade, l’ineducazione delle persone sono diventati i connotati di un unico argomento: la descrizione di una città sporca. Ecco in merito alcune opinioni raccolte. In corso Marenco dal “Bar Ristorante Colombo” si afferma: “Il servizio è scadente nelle modalità in cui è svolto. Le tariffe penso siano alte, anche se posso capire che il costo per realizzarle non sia basso. Credo sia sbagliato fare le tariffe sui metri quadrati; per esempio, io ho il locale grosso, ma non faccio spazzatura proporzionata alle sue dimensioni. Secondo me, almeno nel mio caso, sarebbe meglio andare a peso o, parlando di locali, anche a tipologia di rifiuti” poi prosegue: “La pulizia stradale è molto leggera e andrebbe migliorata. Un problema enorme è quando cadono le foglie. Al mattino passano dalle 6 alle 7 ed io mi trovo a spazzare tutto il giorno”. In viale Saffi da “Sport in Sport” il parere è il seguente: “II fatto che aumenti la tassa non ci vi va bene, ma, come negozio, il servizio non è deficitario”. Queste le parole di un commerciante con l’attività in pieno centro: “Perché c’è la raccolta rifiuti? Con quello che pago dovrebbero venire a pulirmi la casa. Faccio solo carta, la differenzio anche, e pago una lira esagerata. Solo perché uno lavora la spazzatura viene fatta pagare una cifra sproporzionata. Come residente è una cosa accettabile, ma pago anche i rifiuti del garage. Sul servizio non ho elementi per dire qualcosa”, in coda aggiunge: “Fanno anche pagare l’occupazione del soprassuolo per le insegne”. Dal “Beghelli point” di corso Marenco le idee espresse in merito sono queste: “Noi abbiamo aperto a fine 2004. Se non puliamo noi davanti al negozio non pulisce nessuno. Come raccolta gli scatoloni nei giorni stabiliti li ritirano puntualmente. Con i cassonetti siamo discretamente comodi. Nessuno, però, porta via le cartacce e i detriti dalla piazza vicina”. Ecco come la pensano da “Baby Stile” in piazza della Repubblica: “Grossi problemi non ci sono, con me sono sempre molto gentili. Non ho trovato così terribile il servizio”, continuando a conversare viene, poi, menzionato il problema dell’ineducazione che dovrebbe essere controllato. In conclusione, un’ottima sintesi sulle tariffe ci viene fornita, in via Girardengo, da “Ortensia Merceria ‘L’importante è che se uno paga deve essere soddisfatto per il servizio, questo è fondamentale”. Queste le voci di alcuni cittadini in attesa delle migliorie da applicare all’attuale servizio, (e. m.)