NOVI LIGURE. Novi Ligure è un Comune virtuoso, anche per il 2009 è stato rispettato il patto di stabilità interno. Il risultato raggiunto consente di evitare le penalità previste per le amministrazioni inadempienti. La normativa del governo, infatti, ha ulteriormente inasprito le sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità che prevedono, tra l’altro, l’obbligo del contenimento delle spese correnti, la riduzione dei trasferimenti statali, il blocco delle assunzioni e delle spese per investimenti. «Le sanzioni previste dalla legge -spiega Germano Marubbi, assessore al bilancio – provocano una ricaduta negativa molto pesante sulla finanza locale. Avendo rispettato il patto di stabilità, peraltro in un momento difficile dovuto alla crisi economica generale, il nostro Comune riesce a mantenere un certo margine di manovra e ciò ci permette di guardare al futuro con moderato ottimismo» Novi quindi potrà accedere anche per il 2010 a mutui per finanziare opere pubbliche e, come già annunciato nei mesi scorsi, verranno effettuate nuove assunzioni. Marubbi aggiunge: «Il rispetto del patto di stabilità per l’anno 2009 è stato raggiunto grazie al buon rapporto tra debiti e crediti e a quello tra incassi e pagamenti per spese di investimento e questo nonostante le minori entrate dovute dai trasferimenti statali, pari a 800 mila euro». A rendere ancor più difficile il mantenimento del patto di stabilità è il mancato recupero dallo Stato dell’Ici sulla prima casa. «L’Ici relativa al 2008 – commenta il sindaco Lorenzo Robbiano – non è stato ancora coperto al 100% e non sappiamo quando riceveremo da Roma il saldo totale». I dati elaborati dall’ufficio ragioneria mostrano, inoltre, che la situazione debitoria del Comune di Novi non ha subito grossi mutamenti negli ultimi anni. Alla fine del 2003 a fronte di una spesa corrente di 22 milioni di euro, il debito era di circa 6 milioni, nel 2009 la spesa corrente ammontava a 23 milioni e il debito a quasi 8 milioni di euro. Di questi 8 milioni, circa un milione è il debito che il Comune ha nei confronti di Acos Ambiente, la società che gestisce la raccolta rifiuti in città.«Nel caso della tassa rifiuti – continua Marubbi – i cittadini hanno la possibilità di pagare in un’unica soluzione a marzo 2010 oppure rateizzando la spesa con bollettini che andavano in parte già versati a fine 2009. Ovviamente fino ad oggi il Comune ha incassato solo una parte della tassa e questo si ripercuote sui ritardi nei confronti di Acos Ambiente. Ma i dati relativi alla situazione debitoria dimostrano che complessivamente le casse comunali sono state gestite con oculatezza».