LA SPESA E’ DI OLTRE UN MILIONE E MEZZO DI EURO, LE VECCHIE ATTREZZATURE UTILIZZATE PER LA DIDATTICA Pompe computerizzate per l’acquedotto di Novi Più acqua in centro storico e al Lodolino e un grande risparmio di energia elettrica L’Acos è in procinto di sostituire l’intera impiantistica dell’acquedotto di Bettole che rifornisce di acqua potabile Novi. La decisione è stata accettata dal consiglio di amministrazione, su proposta del presidente Camillo Acri. Saranno pertanto sostituite, entro marzo, le vecchie stazioni di pompaggio che risalgono al 1945, peraltro tuttora funzionanti. Saranno soppiantate da nuove pompe computerizzate, mentre le vecchie verranno messe a disposizione del pubblico e soprattutto degli studenti, vista la loro importanza didattica. Per la sostituzione delle pompe, l’Acos spenderà oltre 1 milione e mezzo di euro. La spesa generale comprende anche la ristrutturazione della vasca principale di Bettole e il sistema di trattamento dei fanghi.«Ho preso questa decisione -spiega il presidente Acri – dopo aver valutato alcune situazioni di carenza di pressione dell’acqua in alcuni punti della città. Con il nuovissimo impianto di pompaggio otterremo due risultati. Per prima cosa forniremo una maggiore pressione dell’acqua in tutta Novi, soprattutto nel centro storico e al Lodolino. In passato queste zone avevano lamentato problemi. La seconda valutazione riguarda l’enorme risparmio dell’energia elettrica. L’Enel ha stabilito cinque fasce orarie di prezzi e tra le 21 e le 7 l’energia costa meno della metà rispetto alle ore giornaliere. Nel corso della notte riempiremo le vasche di approvvigionamento con le nuove pompe, riducendo così al minimo il consumo di elettricità durante il giorno».Prosegue intanto la politica di contenimento degli sprechi da parte dell’Acos: «Abbiamo stipulato un accordo con l’Ilva -continua Acri – secondo cui, presto lo stabilimento assumerà il 20% di acqua in meno dal nostro acquedotto, per il raffreddamento dei metalli. L’Ilva entrerà così in un’ottica generale di riciclo dell’acqua e dovrà pensare maggiormente all’utilizzo di quella riciclata nei propri stabilimenti». [g. fo.]