Raccolta rifiuti

Chi sarà il socio di «Acos Ambiente»? il servizio della raccolta dei rifiuti oggi ha molte pecche”: questo giudizio non è di un cittadino qualsiasi, ma di Mauro D’Ascenzi, amministratore delegato dell’ACOS, che è stata chiamata a riorganizzare quest’attività in Novi e nei comuni limitrofi. L’assemblea dei sindaci dei comuni che fanno parte del Consorzio servizi che va da Tortona fino ad Acqui, passando per Novi e Ovada, aveva deciso alcuni mesi fa che la raccolta dei rifiuti sarebbe passata completamente in mano pubblica e che nel novese sarebbe stata affidata ad una nuova società. A breve nascerà quindi ACOS Ambiente, il cui socio di maggioranza sarà appunto ACOS S.p.A.. Da alcuni mesi collabora con l’azienda pubblica novese, che fino ad oggi si è occupata esclusivamente della distribuzione dell’acqua e del gas, un funzionario tecnico dell’ex municipalizzata di Reggio Emilia, ENIA: “Noi non conoscevamo il settore della raccolta rifiuti – precisa D’Ascenzi – e Federico Daolio (il tecnico reggiano, n.d.r.) ci sta dando un aiuto decisivo per realizzare un adeguato piano industriale. Che caso, un emiliano … una scelta “politica”? “Reggio Emilia – puntualizza D’Ascenzi – ha vinto più volte “l’oscar” come città più pulita d’Italia; ci siamo rivolti ad ENIA esclusivamente per questo motivo.” L’avviso di gara esplorativa, una vera e propria prequalificazione alla successiva licitazione privata con la quale sarà scelto il socio industriale di ACOS per costituire “Acos Ambiente”, è disponibile da un paio di settimane sul sito dell’azienda. Sono stati posti una serie di paletti per scegliere il partner: un percorso guidato? “Assolutamente no – replica D’Ascenzi – ha fatto tutto una commissione tecni¬ca composta oltre che da Daolio, dal condirettore generale Vittorio Risso e dal responsabile del progetto ambiente Gioacchino Barile. Si tenga presente che oggi in Italia esistono, sia nel settore pubblico che nel settore privato, centinaia di aziende che operano in questo settore. Noi abbiamo posto dei limiti perché vogliamo che alla gara partecipino solo soggetti che abbiano maturato adeguata esperienza e abbiano una certificata solidità economica. ” Cambierà qualcosa? “Puntiamo ad un servizio di qualità decisamente superiore – afferma D’Ascenzi – rispetto a quello che viene fatto oggi. La raccolta porta a porta sarà molto più diffusa, al fine di aumentare il differenziamento dei rifiuti. Dobbiamo fare crescere la quota destinata al riciclaggio e, contemporaneamente diminuire quanto finisce direttamente in discarica. ” E i costi? “Oggi non sono in grado di dire – conclude D’ Ascenzi- quanto costerà in più il servizio.” Comunque si preannuncia una nuova stangata per i novesi.